Nel vasto panorama dell’estetica e della cosmetica si sono fatte strada negli ultimi anni le tecniche di dermopigmentazione: veri e propri strumenti innovativi per correggere le imperfezioni in modo duraturo ed esaltare la naturale bellezza.

Tra le diverse tecniche esistenti emergono il trucco permanente e il microblading, con approcci distinti ma ognuno con le proprie peculiarità e i propri pro e contro.

In questo articolo scopriremo in cosa consistono le due tecniche analizzando le differenze sostanziali e le considerazioni da fare prima di scegliere quale sia la soluzione estetica ideale per le proprie esigenze.

Trucco permanente

Una delle opzioni di dermopigmentazione più scelte è quella del trucco permanente che rappresenta una forma avanzata di tatuaggio e offre un ottimo risultato correttivo e soprattutto duraturo.

Viene definito anche come tatuaggio estetico e la sua funzione è principalmente quella di correggere difetti estetici come cicatrici da interventi chirurgici o incidenti, 

forma e riempimento delle sopracciglia, forma e riempimento delle labbra.

Qualsiasi sia la zona da trattare, la dermopigmentazione offre delle soluzioni personalizzate per aiutare le persone a sentirsi più sicure e a proprio agio con il proprio aspetto fisico.

Il trucco permanente viene effettuato rilasciando dei pigmenti nella pelle tramite l’utilizzo di una macchina specifica per tatuaggi.

Le ragioni che spingono tante donne, ma anche tanti uomini negli ultimi anni, a scegliere di sottoporsi ad una seduta di trucco permanente,variano da persona a persona ma in genere questa opzione risulta molto conveniente per coloro che desiderano avere un aspetto curato anche da appena svegli senza dover ricorrere all’applicazione quotidiana del makeup. L’idea di avere i tratti del viso già definiti come sopracciglia, labbra e eyeliner è per tantissime persone davvero molto allettante.

La procedura di trucco permanente deve ovviamente essere eseguita da una persona altamente qualificata che possa personalizzare il trattamento in base alle esigenze e preferenze individuali del cliente. Proprio per questo in genere si effettua una prima seduta di consulenza dove si esaminano le problematiche, le esigenze e le aspettative del cliente e poi si concordano quali siano le forme i colori più appropriati per ottenere il risultato desiderato.

Sebbene il termine “permanente” possa preoccupare i clienti è importante sottolineare che il pigmento all’interno della pelle persiste solo per un determinato periodo che in genere va da un minimo di sei mesi ad un massimo di due anni.

In questo gioca un ruolo fondamentale la manutenzione adeguata come l’utilizzo della protezione solare nella zona trattata, la riduzione dell’esposizione ai raggi solari, e la corretta esecuzione delle istruzioni post-trattamento per la guarigione del tatuaggio.

Cos’è il microblading e come funziona

Il microblading sopracciglia è una tecnica nata per correggere l’aspetto appunto delle sopracciglia che coinvolge l’uso di una sottilissima lama per creare, effettuando un graffio, delle linee molto fini che riproducono alla perfezione i peli delle sopracciglia.

Si tratta di una tecnica che ricrea un effetto realistico e naturale del pelo e che valorizza lo sguardo e dona armonia al volto.

Inoltre il microblading è perfetto per coloro che desiderano ottenere un risultato molto naturale ottenendo una forma ben delineata e piena delle sopracciglia ma senza l’aspetto artificiale che invece può, in alcuni casi, causare il trucco permanente.

La durata del risultato può variare da persona a persona, ma in generale si aggira tra i 12 e i 18 mesi.

Differenze tra microblading e trucco permanente

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Le differenze tra microblading e trucco permanente si basano su tre fattori principali:

Per quanto riguarda la durata il trucco permanente (seppur non permane a vita) ha comunque una durata maggiore rispetto al microblading. Questo metodo infatti può durare fino a due anni, dipende da persona a persona, mentre il microblading si mantiene per circa un anno, un anno e mezzo prima di richiedere un nuovo ritocco.

Per quanto riguarda le zone di applicazione il trucco permanente è sicuramente più versatile: è possibile infatti effettuare un trattamento di trucco permanente labbra, occhi, o sopracciglia. Questa tecnica offre quindi la possibilità di intervenire e migliorare diverse zone del viso adattandosi alle preferenze estetiche individuali.

Il microblading invece trova la sua applicazione solo nell’area delle sopracciglia poiché nasce proprio per ricreare l’effetto realistico del pelo.

Infine per quanto riguarda gli strumenti utilizzati il trucco permanente viene effettuato tramite il dermografo, una macchinetta molto simile a quella dei tatuatori la quale consente un’applicazione più precisa e controllata del pigmento sulla pelle regolando la potenza e la profondità dell’ago in base allo spessore della pelle.

Il microblading utilizza invece una sorta di lama molto sottile, priva di elettricità, che,  come già spiegato, ricrea perfettamente l’aspetto di un pelo naturale.

In questo caso la pressione e la stabilità del tratto dipendono unicamente dalla bravura dell’operatore che andrà ad effettuare il trattamento che regola il tutto manualmente.

Conclusioni

In definitiva possiamo affermare che sia il trucco permanente che il microblading sono delle ottime soluzioni di cui avvalersi per migliorare e curare il proprio aspetto.

Scegliere la tecnica giusta dipende esclusivamente dalle proprie esigenze e dai consigli del professionista a cui ci si affida, ma in entrambi i casi il risultato è garantito!

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