Il tatuaggio della fenice racchiude in sé molti significati, legati alla mito secondo cui questo uccello maestoso e dai splendidi colori, dopo aver vissuto 500 anni, si ritira su un grande albero appartato e, avendovi costruito un nido a forma di uovo con con pregiate piante balsamiche, si lascia bruciare dai raggi del sole.

Si narra che dal cumulo di ceneri emergesse poi un uovo che in tre giorni avrebbe dato vita a una nuova fenice, la quale poi sarebbe volata a Eliopoli, città del sole, per posarsi sull’albero sacro. Tatuarsi una fenice dunque simboleggia la rinascita ma anche la resistenza al tempo e al cambiamento, la purificazione e il rigenerarsi più forti di prima, avendo il coraggio di non arrendersi davanti alle sconfitte e alle difficoltà. Significati affini sono anche la prosperità, la salute e la fortuna.

Le curve e le forme della fenice, con penne lunghe e che si trasformano in fiamme, lo rendono un tatuaggio elegante, che per le sue dimensioni medio-grandi si presta al meglio per essere inciso in zone come l’avambraccio, la schiena, la gamba, il polpaccio e la spalla.

Sfruttare i colori accesi della fenice può contribuire a far emergere il disegno e farlo sembrare vivo: le piume del corpo sono rosse come il fuoco, il collo è dorato e la coda azzurra con qualche penna rossa; le grandi ali sono porpora e dorate e dal capo dell’uccello scivolano due lunghe piume: una rosa e una azzurra.

Infine tre piume pendono dalla coda e sono una rosa, una azzurra e una rossa. Per chi non ama i colori invece, è possibile puntare su un disegno stilizzato o tribale che sarà comunque d’effetto. Per chi non è amante invece dei tatuaggi dalle grandi dimensioni, è possibile optare per una variante minima da tatuare sul polso o sulla caviglia. In tutte le sue varianti si tratta si un tatuaggio dal grande fascino, con il quale non passerete sicuramente inosservati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *